Ai!

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BIOGRAFIA

Gli “Ai!” nascono nella primavera del 2020 dall’incontro di Gabriele Ciampichetti e Stefano Orzes, (“The Crazy Crazy World Of Mr. Rubik” ed “Eveline”).
L’approccio musicale, fin da subito, si pone l’obiettivo di esplorare sonorità rarefatte sviluppando un’indole notturna. Ci si muove all’interno di uno spettro sonoro che va dal desert rock al jazz, contaminato in alcuni brani dalla tradizione cantautorale anni ’70, anche d’oltre oceano. Si parte da dei loop di basso su cui chitarra e batteria improvvisano sgretolandosi fino al minimalismo.
Nel marzo 2021 registrano al Locomotiv Club di Bologna otto tracce che cercano di fare luce su “le profondità prive di gravità”. Si ricerca la propria verità, senza pensare, abbandonandosi al flusso improvvisativo con estrema sincerità. Si è sempre in ascolto, c’è un canovaccio, niente più.
Parallelamente vengono delineate le prime line vocali ed i primi testi. Si capisce qual è il campo da gioco, il perimetro d’azione su cui ci si muove. Serve una voce poliedrica, capace di spaziare, che possegga in sé differenti registri. Si sonda il territorio fino ad arrivare a Luca Fattori (band). Con lui si inizia a “cantare la voce”, ci si ritrova tutti al all’Mountain Goat Studio di Sasso Marconi dove tutte le voci sono state registrate. Si fanno tante versioni, molteplici prove, si cesella. Si vuole arrivare all’espressione artistica più alta, quella che possa elevare al massimo la forza di ogni brano.
Il disco è quasi proto ma serve un fiato, anzi più fiati, un sax tenore, un clarinetto basso, un flauto traverso. Qualcuno che ci conduca ancora più a largo. Serve un musicista dall’approccio coraggioso, che sappia assecondare la direzione intrapresa, fuori dai terreni battuti. Dico Fone, improvvisa anche lui, su quasi tutti i brani, 2 o 3 take per ogni brano. Estraiamo e montiamo le sue tracce. Anche sua moglie Chie Yoshida improvvisa una take di viola su “Dimensioni”. Missato da Giovanni Garoia e Gabriele Ciampichetti, mastering di Dico Fone. Il disco è pronto, si intitola “Manuale illusione”.